LA CROCE
O Gesù, mi fermo pensoso
ai piedi della Croce:
anch'io l'ho costruita con i miei peccati!
La tua bontà, che non si difende
e si lascia crocifiggere, è un mistero
che mi supera e mi commuove profondamente.
Signore, tu sei venuto nel mondo per me,
per cercarmi, per portarmi
l'abbraccio del Padre.
Tu sei il volto della bontà
e della misericordia:
per questo vuoi salvarmi!
Dentro di me ci sono le tenebre:
vieni con la tua limpida luce.
Dentro di me c'è tanto egoismo:
vieni con la tua sconfinata carità.
Dentro di me c'è rancore e malignità:
vieni con la tua mitezza e la tua umiltà.
Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve tornare, sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con te e la gioia in te.
Amen.
(Preghiera davanti al Crocifisso di Angelo Comastri)
THE CROSS
O Jesus, I stand in sorrow
at the foot of your cross:
I myself have helped erect it by my sins!
Your goodness which offers no resistance,
and allows itself to be crucified,
is a mystery beyond my grasp;
it leaves me profoundly troubled.
Lord, you came into the world for my sake,
to seek me out and to lead me
the Father’s loving embrace!
You are the very Face
of beauty and of mercy:
that is why you want to save me!
Within me is so much selfishness:
come to me with your boundless love!
Within me is pride and malice:
come to me with your meekness and humility!
Lord, I am the sinner needing to be saved:
I am the prodigal son needing to return!
Lord, grant me the gift of tears,
that I may discover anew freedom and life,
peace with you, and in you, joy.
Amen.
(Angelo Comastri, Prayer before the Cross)
L’ALTARE
L’altare sta nella parte più santa della chiesa, elevato da gradini sul resto dello spazio, che pure è distinto esteriormente dalle altre opere dell’uomo, distaccato come il santuario dell’anima. Saldamente eretto sullo zoccolo sicuro, come il volere verace dell’uomo che non ignora Dio ed è deciso ad impegnarsi per Lui. E sullo zoccolo la mensa, un luogo ben preparato in cui è presentata l’offerta. Nessuna angolosità, superficie tutta libera. Nessuna penombra né azione nell’oscurità, bensì aperta a tutti gli sguardi. Così come l’offerta ha da avere luogo nel cuore. Tutta dispiegata dinanzi allo sguardo di Dio, senza riserve e secondi fini. Ma l’uno è in intima relazione con l’altro: l’altare esteriore con quello interiore. Quello è il cuore della chiesa; questo la realtà più profonda di un petto umano che palpiti, del tempio interiore, del quale l’esterno colle sue pareti e volte è espressione similitudine.
(Romano Guardini, I santi segni)
THE ALTAR
The altar occupies the holiest place in the church, elevated above the rest of the church in a spot as remote and separate as the sanctuary of the soul. The solid base it is set on is like the human will that knows that God has instituted man for his wor-ship and is determined to perform that worship faithfully. The table of the altar that rests upon this base stands open and accessible for the offering. No sharp edges, a level surface in plain sight. It is not in a dark recess where the actions may be dimly glimpsed, but in plain sight, placed, as the heart's altar should be placed, open in the sight of God without proviso or reservation. Just as the offering has to take place in the heart. All unfolded before the gaze of God, without reservations and ulterior mo-tives. But, the one is in intimate relationship with the other: the external altar with the inner one. That is the heart of the church; this is the most profound reality of a human breast that throbs, of the inner temple, of which the exterior with its walls and vaults is an expression of similarity.
From The Sacred Signs by Romano Guardini