“Pace, giustizia e salvaguardia del creato”
Un popolo in marcia con Cristo risorto (Lc 24,13-35)
“Pace, giustizia e salvaguardia del creato sono tre questioni del tutto connesse, che non si potranno separare in modo da essere trattate singolarmente, a pena di ricadere nuovamente nel riduzionismo.” (LS 92).
L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici. I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi.
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5^ Domenica di Quaresima – “La resurrezione di Lazzaro”
“Io sono la Resurrezione e la vita, chi crede in me anche se muore vivrà” (Gv 11,1-45)
Valore: “speranza e impegno “
Basta però guardare la realtà con sincerità per vedere che c’è un grande deterioramento della nostra casa comune. La speranza ci invita a riconoscere che c’è sempre una via di uscita, che possiamo sempre cambiare rotta, che possiamo sempre fare qualcosa per risolvere i problemi. (Ls 61)
Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? Quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori. (Ls 160)
Impegno concreto: La speranza ci invita a riconoscere che c è sempre una via d’uscita che possiamo sempre cambiare rotta Ciascuno nella Comunità sceglie l’impegno di visitare le persone sole, le persone che scappano dalle guerre dalle carestie che sono arrivate nella nostra città e di sostenere il futuro nella fiducia per i nostri figli.
4^ Domenica di Quaresima – “Il cieco nato”
“Ero cieco e ora vedo” (Gv 9,1-41)
Valore “sguardo sui poveri “
L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non potremo affrontare adeguatamente il degrado ambientale, se non prestiamo attenzione alle cause che hanno attinenza con il degrado umano e sociale. Il deterioramento dell’ambiente e quello della società colpiscono in modo speciale i più deboli del pianeta: «Tanto l’esperienza comune della vita ordinaria quanto la ricerca scientifica dimostrano che gli effetti più gravi di tutte le aggressioni ambientali li subisce la gente più povera» (Ls 48)
Un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri. (Ls 49)
Impegno concreto: Interrogarsi e conoscere le cause della povertà. Ridurre i consumi di plastica e imballaggi, fare la raccolta differenziata, rinunciare a cambiare i cellulari solo per avere l’ultimo modello, passare i propri abiti e giochi a qualcun altro.
3^ Domenica di Quaresima – “La Samaritana”
“Dammi quest’acqua perché io non abbia più sete” (Gv 4,5-42)
Valore: “l’acqua bene comune”
Suolo, acqua, montagne, tutto è carezza di Dio. (Ls 84). L’acqua potabile e pulita rappresenta una questione di primaria importanza, perché è indispensabile per la vita umana e per sostenere gli ecosistemi terrestri e acquatici. Le fonti di acqua dolce riforniscono i settori sanitari, agropastorali e industriali. La povertà di acqua pubblica si ha specialmente in Africa, dove grandi settori della popolazione non accedono all’acqua potabile sicura, o subiscono siccità che rendono difficile la produzione di cibo. (Ls 28)
Impegno concreto: Ridurre il consumo di acqua. Non sciupare acqua potabile. Nella famiglia si coltivano le prime abitudini di amore e cura per la vita, come per esempio l’uso corretto delle cose, l’ordine e la pulizia, il rispetto per l’ecosistema locale e la protezione di tutte le creature.
2^ Domenica di Quaresima – “La Trasfigurazione”
“Le sue vesti divennero candide come la luce” (Mt 17,1-9)
Valore: “la luce della fede”
Se si vuole veramente costruire un’ecologia che ci permetta di riparare tutto ciò che abbiamo distrutto, allora nessun ramo delle scienze e nessuna forma di saggezza può essere trascurata, nemmeno quella religiosa con il suo linguaggio proprio. (Ls 63)
I cristiani, in particolare, avvertono che i loro compiti all’interno del creato, i loro doveri nei confronti della natura e del Creatore sono parte della loro fede. Pertanto, è un bene per l’umanità e per il mondo che noi credenti riconosciamo meglio gli impegni ecologici che scaturiscono dalle nostre convinzioni. (Ls 64)
Impegno concreto: Riutilizzare qualcosa invece di disfarsene rapidamente. Partendo da motivazioni profonde, può essere un atto di amore che esprime la nostra dignità. Utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili.
1 ^ Domenica di Quaresima – “Le tentazioni”
“Non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio “(Mt 4,1-11)
Valore: “la sobrietà” La sobrietà, vissuta con libertà e consapevolezza, è liberante. Si può aver bisogno di poco e vivere molto e trovare soddisfazione negli incontri fraterni, nel servizio, nel mettere a frutto i propri carismi, nella musica e nell’arte, nel contatto con la natura, nella preghiera. (Ls 223) Se noi ci accostiamo alla natura e all’ambiente senza questa apertura allo stupore e alla meraviglia, se non parliamo più il linguaggio della fraternità e della bellezza nella nostra relazione con il mondo, i nostri atteggiamenti saranno quelli del dominatore, del consumatore o del mero sfruttatore delle risorse naturali, incapace di porre un limite ai suoi interessi immediati. Viceversa, se noi ci sentiamo intimamente uniti a tutto ciò che esiste, la sobrietà e la cura scaturiranno in maniera spontanea. (Ls 11)
Impegno concreto: L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, non sciupare/sprecare cibo. Un’espressione di questo atteggiamento è fermarsi a ringraziare Dio prima e dopo i pasti.